Roma, 19 novembre 2024 – ReCommon lancia la prima puntata del suo nuovo podcast “Le Giuste Cause”, prodotto insieme a Greenpeace Italia e realizzato dal collettivo Cumbre Altre Frequenze. È disponibile su tutte le principali piattaforme.
Dalla Svizzera all’Olanda, dall’Italia alla Germania, “Le Giuste Cause” è un viaggio in audio per conoscere le storie di chi ha deciso di difendere il pianeta portando in tribunale stati e multinazionali portando avanti le cosiddette “climate litigation”.
Ovvero azioni legali in cui governi e grandi aziende fossili sono chiamati a rispondere delle loro evidenti responsabilità.
Ci sono Norma Barghezi Orisberger e Bruna Molinari, due delle anziane che hanno fatto condannare la Svizzera dalla Corte europea dei diritti dell’uomo. C’è una delle referenti legali di Milieudefensie, associazione olandese della rete internazionale Friends of the Earth, ma anche Francesca Mascha Klein di German Watch e una attivista di Greenpeace Germania. E ancora: Antonio Tricarico ed Eva Pastorelli, campaigner di ReCommon, insieme all’avvocato Matteo Ceruti.
Tra case private, sedi di associazioni, piazze, strade, stazioni e studi di avvocati, il podcast racconta di pronunciamenti storici, prime volte, vittorie legali insperate o sentenze ribaltate, che hanno fatto diventare la protezione del clima uno dei diritti fondamentali dell’essere umano. Non un gioco di pochi attivisti che si svegliano la mattina e vanno nei tribunali, ma una materia nuova in cui la sperimentazione è centrale: una rivoluzione dal basso possibile solo grazie al coinvolgimento di cittadine e cittadini.
Un podcast che parlando di clima e di ambiente incrocia anche uno degli aspetti più presenti sulle cronache italiane delle ultime settimane, ovvero la pretesa di governi e organi legislativi di non voler sottoporre le loro scelte politiche ad un controllo giurisdizionale, scavalcando uno dei pilastri dello stato di diritto. Le climate litigation insegnano invece che anche quelli legali sono dei percorsi democratici che anzi possono contribuire a raggiungere gli obiettivi fissati a livello globale per difendere il clima del pianeta, contrastando interessi e appetiti dell’industria fossile e l’inazione dei governi.
Nel maggio del 2023, ReCommon, Greenpeace Italia e 12 cittadine e cittadini hanno intentato una causa climatica nei confronti di Eni e dei suoi azionisti Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), ritenuti responsabili di danni alla salute, all’incolumità e alle proprietà, nonché per aver messo, e aver continuato a mettere, in pericolo gli stessi beni per effetto delle conseguenze del cambiamento climatico.