Comunicazione di Eni sul caso OPL 245


Ieri sera abbiamo ricevuto questa comunicazione da un portavoce aziendale dell’Eni, in cui la compagnia ci prega di pubblicare la loro posizione sul caso OPL245 e in particolare sul nostro comunicato stampa sulla sentenza emessa da un tribunale inglese in merito al “congelamento” di una parte del denaro pagato per l’acquisizione del blocco petrolifero.

Riportiamo qui di seguito l’email dell’Eni, segnalando che sempre ieri sera il giornalista del Sole 24 Ore Claudio Gatti sul suo blog ha pubblicato un post che in realtà sembra “giustificare” il titolo e il contenuto nostro comunicato stampa.
Buona lettura.

Re:Common
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Posizione Eni

Eni non era parte nel procedimento inglese in questione, difficile pertanto che possa essere una decisione “contro eni” come qualcuno vorrebbe far pensare
In merito alla sentenza della Southwark Crown Court di Londra, ricordiamo per l’ennesima volta che Eni e Shell nel 2011 hanno sottoscritto accordi unicamente con il Governo Federale Nigeriano ed hanno versato il corrispettivo per una nuova licenza per il blocco OPL 245, libera da qualsiasi onere e disputa, su un conto intestato al Governo Federale Nigeriano.   Eni e Shell sono totalmente estranei ai flussi finanziari successivi alla corresponsione del pagamento fatto al Governo nigeriano in cambio del rilascio della licenza OPL245.

Per poter rilasciare tale nuova licenza a eni e shell e permettere finalmente lo sviluppo del blocco fermo da oltre un decennio il Governo nigeriano ha definito i contenziosi internazionali con Shell e Malabu ed ha cancellato la precedente licenza per il blocco OPL 245 rilasciata alla Malabu. A fronte della cancellazione della vecchia licenza e la definizione dei contenziosi relativi il governo nigeriano ha versato fondi alla Malabu.

Qualsiasi altra interpretazione risulterebbe fuorviante.

In merito al procedimento inglese di cui alla sentenza di oggi, non entriamo nel merito di un procedimento di cui Eni non è stata parte.

Eni ricorda che in precedenza un giudizio civile davanti alle Corti Inglesi tra soggetti terzi in relazione alla transazione OPL 245, aveva riconosciuto che Energy Venture Partner era il consulente rappresentante di Malabu per l’operazione di vendita ed aveva escluso che vi possa essere stato un comportamento di tipo fraudolento da parte di managers Eni definendo le asserzioni al riguardo come implausibili e artificiosi.

Portavoce Eni

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