9 maggio, ore 18.30
“Plasmare insieme un futuro energetico luminoso”. Sotto il velo di questo credo, tre dei maggiori gestori di reti di trasmissione del gas (TSO) europei sono pronti a rendere il futuro delle energie rinnovabili ingiusto come lo è oggi il presente fossile. Scoprite in questo webinar la natura neocoloniale del futuro energetico che Fluxys, Enagas e Snam stanno progettando per noi. Ascoltando gli attivisti di “ReCommon” (Italia), “Ecologistas en Accion” e “ODG” (Spagna) e “Vredesactie” (Belgio) – organizzazioni attive nei Paesi in cui hanno sede i quartieri generali di queste aziende – scopriremo dove sono i loro punti deboli e come possiamo fare pressione su queste aziende per perseguire un percorso più giusto.
Il ruolo dei nostri gestori della rete di trasmissione del gas è quello di garantire l’accesso all’energia alle famiglie e ai poli produttivi. Un compito di per sé legittimo e necessario. Purtroppo, i nostri TSO sono andati ben oltre il loro scopo iniziale. Mentre l’urgenza climatica richiede un allontanamento dai combustibili fossili, i nostri TSO continuano a usare la loro influenza politica per garantire sussidi a nuove infrastrutture di gas fossile. Nella loro ricerca di profitto, non hanno esitato a stringere accordi a lungo termine con dittatori e Stati bellicosi in tutto il mondo, finanziando così guerre e repressioni.
Nel tentativo di assicurarsi la propria posizione nel mercato dell’energia, queste stesse aziende stanno ora alimentando il clamore intorno all’idrogeno verde. Non solo creano narrazioni fuorvianti su quanto l’idrogeno verde sia una soluzione reale per far fronte al disastro climatico che stiamo affrontando. Hanno anche iniziato a fare progetti e a firmare accordi con Paesi dell’America Latina e dell’Africa settentrionale e sub-sahariana, per garantire l’accesso dell’Europa all’energia. Nonostante il grande fabbisogno energetico locale, questa energia rinnovabile verrebbe esportata in modo molto spregiudicato. Ancora una volta, i governi europei stringono accordi con regimi autoritari, collegando il nostro consumo energetico alla repressione.
Seguite il webinar per conoscere i casi concreti di Enagas, Snam e Fluxys che illustrano i pericoli che ci attendono e per trarre ispirazione su come fare pressione su queste aziende affinché rispettino sia gli impegni sul clima che i diritti umani.
Intervengono:
Elena Gerebizza: Elena è ricercatrice e attivista di ReCommon, sta lavorando alla campagna rivolta al gestore italiano Snam, per ostacolare la costruzione di infrastrutture per il trasporto di gas e idrogeno a lunga distanza come il SouthH2Corridor da una prospettiva di giustizia climatica e sociale.
Josep Nualart Corpas: Josep è project manager e ricercatore sulla transizione energetica e l’idrogeno nell’Osservatorio del Debito nella Globalizzazione (ODG), un’organizzazione con sede a Barcellona, e partecipa a diversi spazi e reti locali, nazionali e globali per denunciare gli impatti dell’attuale modello energetico e proporre iniziative per una transizione energetica democratica e giusta.
Mattijs Van den Bussche: Mattijs è attivista presso l’organizzazione pacifista belga Vredesactie. Attualmente sta lavorando alla campagna “Stop Fuelling War”, con l’obiettivo di interrompere la stretta collaborazione tra il TSO belga Fluxys e l’industria russa del gas naturale liquefatto (LNG), interrompendo così un importante contributo finanziario allo sforzo bellico russo in Ucraina.