Mentre a Milano si svolgono la Pre-COP e il forum Youth4Climate, la Commissione industria, ricerca e energia del parlamento europeo (ITRE) ha approvato interamente il dossier sulla revisione del regolamento europeo sui progetti energetici prioritari, conosciuto come TEN-E. Il dossier è considerato uno dei cardini per rendere concreti gli impegni presi dalla Commissione europea con il Green Deal, mettendo fine al finanziamento di grandi infrastrutture per il gas fossile.
Un passaggio che sembra più semplice a dirsi che a farsi: la presa dell’industria fossile sui parlamentari europei e sugli Stati Membri perché il gas continui a giocare un ruolo chiave nel sistema delle infrastrutture energetiche dell’UE ha fatto si che la porta per il combustibile fossile “di transizione” rimanesse mezza aperta.
Il testo di legge licenziato – su cui ora inizierà il negoziato triparte guidato dal Consiglio europeo, che dovrà concludersi con il voto in plenaria al Parlamento europeo e l’adozione della sua revisione – prevede infatti che rientrino tra i “Progetti di interesse comune (PCI)” sia le infrastrutture per il gas già incluse nella quarta lista PCI, che quelle della quinta lista in fase di approvazione: in tutto circa 55 mega infrastrutture – tra cui il contestato gasdotto Eastmed – potranno godere di procedure autorizzative abbreviate, anche se non di finanziamenti europei. Inoltre, il testo apre del tutto alla possibilità di finanziare con fondi europei “lo sviluppo di infrastrutture per l’idrogeno, come elettrolizzatori e cattura e stoccaggio della CO2” e “progetti di adattamento delle infrastrutture per il gas, in modo che possano servire per il trasporto e lo stoccaggio di idrogeno”.
Il negoziato dei prossimi mesi sarà quindi centrale sia per le voci contrarie al gas fossile, che per i suoi promotori. Certo che con un testo di partenza già orientato a favore del gas e dell’idrogeno – anche prodotto da gas fossile – la strada per la sostenibilità e per un reale cambio di modello in chiave green sembra a dir poco accidentata.
