Le aututorità mozambicane hanno intenzione di revocare la licenza accordata alla Aviam Ltd per la coltivazione di jatropha su 10mila ettari di terra nel distretto di Nacala-a-Velha, nella provincia settentrionale di Nampula. L’Aviam è una società a capitale misto mozambicano e italiano, impegnatasi a investire 20 milioni di dollari per le piantagioni jatropha, poi destinata a produrre agro-combustibili.
Tuttavia la compagnia non starebbe rispettando le scadenze previste per la realizzazione del progetto, come riportato dal quotidiano di Maputo Noticias e ribadito anche da un alto esponente dell’esecutivo provinciale di Nampula.
Sembrerebbe che, a fronte di un appezzamento molto esteso, sarebbero stati messi a coltura solo 150 ettari di terra, nessun impianto per la raffinazione degli agro-combustibili abbia mai visto la luce e i posti di lavoro promessi ammonterebbero a un numero molto ridotto.
Val la pena rammentare che il Mozambico è uno dei Paesi dove il fenomeno del land grabbing, in cui rientrano in pieno le operazioni dell’Aviam, è molto diffuso e dove, anche grazie ai buoni servigi della nostra rappresentanza diplomatica, le aziende italiane stanno svolgendo un ruolo di primo piano.