SACE sostiene l’alleato uzbeko di GAZPROM?

Roma, 19 febbraio 2024 – ReCommon lancia oggi il rapporto “SACE e l’oligarca uzbeko (amico di Gazprom)” in cui denuncia come l’assicuratore pubblico italiano possa favorire gli interessi del gigante fossile russo Gazprom tramite il sostegno alla società del controverso uomo d’affari uzbeko Bakhtiyor Fazilov.

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SACE e l'oligarca uzbeko (amico di Gazprom)
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SACE, infatti, è assicuratore di un’operazione della Enter Engineering di Fazilov, impegnata nella realizzazione di un mega petrolchimico in cui è coinvolta anche ENI tramite la controllata Versalis. 

Enter Engineering è una società con base fiscale a Singapore, titolare uzbeko e parecchie connessioni con la Federazione russa. Fondata nel 2010 a Singapore, terzo Paese al mondo nel Financial secrecy index di Tax Justice Network, la società ha lasciato qualche traccia dei suoi proprietari sul registro commerciale britannico, dove tra il 2022 e il 2023 ha aperto e chiuso una filiale. Analizzando questi file emerge il nome dell’uomo più importante del gruppo, Bakhtiyor Fazilov, e i suoi numerosi collegamenti con Mosca.   

Sicuramente fino a maggio del 2022, data della presentazione dei documenti alle autorità del Regno Unito, la Enter Engineering di Singapore era controllata da due imprese incorporate a Cipro, la Klinworth Investments Ltd. (70%) e la Laboreno Ltd. (30%). I due veicoli, registrati allo stesso indirizzo nella città di Limassol, fanno capo a Fazilov.

Almeno fino al 2020 Enter Engineering aveva però un altro socio: la cipriota Gaudanio Holdings Limited, che ne deteneva il 19%. A scriverlo, nei documenti presentati al registro commerciale britannico, è la stessa società di Singapore,che dichiara anche a chi appartiene l’impresa di Cipro: a Gazprombank, una delle più importanti banche russe, partecipata al 30% dal colosso di Stato Gazprom e per il resto delle quote da aziende private della Federazione.

Dopo l’invasione russa dell’Ucraina del febbraio 2022, Gazprombank è stata messa sotto sanzioni dai governi di Stati Uniti e Regno Unito. A differenza di quanto fatto con altri istituti di credito russi, l’Ue ha deciso di non sanzionare la banca dato che attraverso i suoi canali gli Stati europei continuano a pagare le forniture energetiche provenienti da Mosca.

Se oggi Gazprombank non risulta essere più azionista di Enter Engineering, fino a pochi anni fa non era così. Nel 2018 la stampa uzbeka descriveva la società basata a Singapore come «controllata dal gruppo russo Gazprombank». Nel 2019 la banca aveva ridotto la sua quota in Enter Engineering, detenuta tramite la cipriota Gaudanio Holdings Limited, passando dal 49% al 19%. Nell’agosto del 2021 Gaudanio Holdings Limited è stata chiusa.

Nonostante gli atti formali, secondo un’inchiesta pubblicata nel febbraio scorso da Radio Free Europe ancora adesso Fazilov è il collaboratore chiave del Cremlino in Uzbekistan.

Sebbene Enter Engineering oggi da visura camerale risulti di totale proprietà del solo Fazilov, i documenti societari raccontano il peso che la Russia ancora oggi ha nell’impresa. Nel 2019, quando Gazprombank era tra gli azionisti, la cipriota Klintworth Investments Ltd. di Fazilov dichiarava in bilancio di avere all’attivo un’opzione put and call relativa alle azioni di Enter Engineering con una “terza parte”, descritta come azionista di Enter Engineering. Il put and call è un contratto attraverso il quale l’acquirente compra un diritto a comprare o vendere azioni, in questo caso di Enter Engineering, a un prezzo specifico.

L’altro indizio che porta al ruolo ancora oggi attivo di Gazprombank nel gruppo uzbeko si trova nel bilancio relativo al 2020, quando ormai la banca russa aveva ufficialmente solo il 19% di Enter Engineering. Su un totale di 282 milioni di dollari di debiti registrati dalla società, 226 milioni sono descritti come frutto di un prestito elargito da una “banca parte correlata”. È un prestito con scadenza 2024, al tasso d’interesse del 7,55%. Nel bilancio non è specificato il nome della parte correlata, ma nel 2020 Gazprombank era una parte correlata della società di Fazilov, perché ne deteneva il 19% delle azioni.

Nel caso in cui alla fine di quest’anno Fazilov non dovesse ripagare i debiti di Enter Engineering, la proprietà delle sue due grandi aziende passerebbe alla “banca parte correlata”. Se questa fosse davvero Gazprombank, come tutti gli indizi portano a pensare, vorrebbe dire che SACE sta aiutando una delle più importanti banche russe, oltre ad aver impiegato denaro dei contribuenti italiani a garanzia dell’ennesimo progetto fossile.

«Se dietro la misteriosa “banca parte correlata” ci fosse davvero Gazprombank, si tratterebbe dell’ennesima operazione garantita da SACE senza una verifica all’altezza del ruolo che copre, come già avvenuto per progetti di idrocarburi in Russia e Mozambico. È ora che il Parlamento indaghi sull’operato della nostra agenzia di credito all’export» ha affermato Simone Ogno di ReCommon, autore del report.

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