Saccheggio 2.0 – Come il rigassificatore di Veglia (Krk) potrebbe depredare la Croazia

Il terminale LNG di Veglia (Krk, in croato) è uno delle decine di Progetti di interesse comune (PIC) della Commissione europea. Un progetto ideato più di dieci anni fa, che solo di recente la Commissione europea ha deciso di elevare a progetto strategico europeo, legittimando un processo ad hoc messo in piedi dalla Croazia per velocizzarne la costruzione.

L’isola di Veglia è una delle più belle isole della Croazia, situata nell’alto Adriatico e conosciuta per le politiche di sostenibilità ambientale. Ma le ombre che si stagliano sul progetto non riguardano “solamente” l’impatto che avrà sull’ambiente. Il suo sponsor storico, l’imprenditore svizzero-croato Robert Ježić, è testimone chiave in un processo per corruzione a Zagabria.

Nel processo è imputato l’ex primo ministro Ivo Sanader con l’accusa di aver ricevuto una tangente di 10 milioni di euro dalla società energetica ungherese Mol per facilitare un accordo estremamente vantaggioso per l’acquisto della quota di maggioranza della compagnia energetica croata INA.

Saccheggio 2.0 rivolge lo sguardo agli interessi nascosti dietro al progetto bifase del rigassificatore di Veglia, esplorando la complessa rete di relazioni corrotte che legano imprenditori e politici di oggi al delicato momento della privatizzazione delle società di stato avvenuta dopo l’indipendenza del paese. Quali sono le responsabilità delle istituzioni internazionali che hanno favorito questo tipo di privatizzazione? Quanto il debito pubblico viene utilizzato nuovamente per incoraggiare un “ruolo di servizio” del paese da parte della politica energetica dell’Unione Europea? E chi beneficia alla fine di questo meccanismo?

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Saccheggio 2.0
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