Il libro del mese, “Reincantare il Mondo. Femminismo e politica dei commons”

la copertina del libro

[di Elena Gerebizza]

Come l’erba che cresce tra le crepe del cemento urbano, così secondo Silvia Federici i mondi altri ispirati dai commons trovano forma e spazio e trasformano la società. In un contesto in cui “sviluppo significa violenza, e la politica istituzionale è sempre più irrilevante per la maggioranza della popolazione mondiale” l’autrice de Il Calibano e la Strega (2004) ritorna con un libro che è una raccolta di testi ma anche un promemoria per donne e uomini impegnati in una politica del quotidiano, di resistenza e costruzione di spazi di autonomia nella società estrattivista.

“Reincantare il Mondo. Femminismo e politica dei commons” pubblicato da Onde Corte e curato e tradotto da Anna Curcio è un testo fondamentale, ancora di più per chi si riconosce nei movimenti che oggi stanno riprendendo le piazze del nostro paese, da Non Una Di Meno al recente movimento studentesco di Fridays for Future, fino alle lotte dei quartieri dimenticati e terreno di conquista per movimenti che puntano a riempire i vuoti dello stato con chiusura e ostilità verso gli ultimi. 

Dove si trovano donne e uomini in questa nuova fase di riorganizzazione del capitale? Quale forma prendono oggi le recinzioni? Quali sono i nuovi spazi di appropriazione materiali e immateriali su cui insistono oggi i processi di estrazione e accumulazione? E come si riconoscono le buone pratiche già “catturate” dal capitale nella sua costante espansione?

Terra, corpi, ma anche pensiero e relazioni sono al centro delle riflessioni e della ricerca della Federici, e della sua lettura dei commons non tanto come beni ma come “principio organizzatore  delle lotte”, a cui fanno riferimento le numerose esperienze comunitarie attraversate da questo libro-manuale. Donne e politica dei commons perché l’autrice porta uno sguardo femminista, che vede le donne in prima linea contro le espulsioni. Dall’Africa Centrale all’America Latina, fino alle periferie delle grandi metropoli, l’attacco alle donne serve a convincere interi gruppi a lasciare le proprie terre. È l’ennesima manifestazione di una struttura di potere che rappresenta gli interessi di pochi e che con rinnovata aggressività sferra l’ennesimo attacco contro i regimi comunitari della terra e le forme di solidarietà e mutuo aiuto che caratterizzano le comunità che su di esse si radicano. Donne che anche per questo diventano obiettivo di una violenza che è strutturale,  e che assume forme e caratteristiche nuove oggi rispetto a quarant’anni fa.

Ma anche donne che allo stesso tempo diventano attrici di trasformazione, sperimentando pratiche di resistenza collettiva che rispondono a un bisogno e allo stesso tempo si propongono come orizzonte la trasformazione della società a partire dalle relazioni di potere.

Reincantare il mondo offre una prospettiva dei commons come pratica dinamica e in divenire, un orizzonte verso cui tendere ma anche uno strumento di trasformazione collettiva nel qui e ora in cui sicuramente ci riconosciamo.

Resta aggiornato, iscriviti alla newsletter

Iscrivendoti alla newsletter riceverai aggiornamenti mensili sulle notizie, le attività e gli eventi dell’organizzazione.


    Vai alla pagina sulla privacy

    Sostieni le attività di ReCommon

    Aiutaci a dare voce alle nostre campagne di denuncia

    Sostienici