Assemblea degli azionisti Eni – Le domande di Re:Common

Intervento di Re:Common all’AGM ENI 2017 – foto © Mauro Meggiolaro Twitter

Per la decima volta consecutiva Re:Common partecipa come azionista critico all’assemblea dell’Eni. Quest’anno i suoi quesiti scritti e orali vertono sull’affaire OPL 245 e sulle attività della multinazionale italiana nella Repubblica del Congo.

A seguire le principali domande poste, insieme alla Fondazione Finanza Etica, The Corner House e Global Witness, al board dell’ENI:

• Due rapporti a società indipendenti commissionati da Eni indicavano che dietro la società Malabu, in possesso della licenza per OPL245, c’era il controverso Dan Etete. Il fatto di non aver considerato questa segnalazione è da imputare al board o all’ufficio legale?

• Su OPL245 ci sono stati scambi di email compromissori all’interno del management?

• Sarebbe possibile prendere visione del testo dei rapporti redatti dallo studio statunitense Pepper Hamilton sulla correttezza delle operazioni dell’Eni in relazione all’acquisizione della licenza per il giacimento OPL245? Pepper Hamilton ha ascoltato i manager rinviati a giudizio a Milano?

• Il pagamento di 500mila dollari per avere l’accesso alla data room per la licenza OPL 245 è in linea con i costi di simili operazioni?

• L’Eni intende aggiornare le sue pratiche anti-corruzione. Quali sono i tempi in proposito?

• Secondo quanto riportato dal Fatto Quotidiano il 5 febbraio 2017, nell’ambito delle sue operazioni nella Repubblica del Congo l’Eni nel 2011 ha commissionato alla Risk Advisory un rapporto sulla Africa Oil and Gas Corporation (AOGC), incluso sui suoi beneficiari ultimi ed eventuali legami con persone politicamente esposte in Congo. Secondo l’articolo, il rapporto evidenziava legami di correlazione tra Denis Gokana, consigliere speciale del Presidente Sassou Nguesso in materia di petrolio nonché presidente della compagnia petrolifera statale SMP, ed alcuni dei nuovi azionisti ai quali le sue quote erano state cedute.Può Eni dettagliare quanto emerso dal Risk Advisory Report? Secondo la sentenza Nordic Hawk del 28 novembre 2005, uno degli attuali azionisti di AOGC, Dieudonné Bantsimba, ha legami di tipo familiare con Denis Gokana, come Gokana stesso dichiara durante la sua testimonianza. Dal momento che alla scorsa assemblea avete dichiarato agli azionisti di aver effettuato una due diligence attraverso service providers internazionali sull’AOGC, chiediamo di sapere le risultanze di questa due diligence e se le questioni sopra menzionate sono state tenute in considerazione prima di procedere con la realizzazione dell’accordo con AOGC.

• Nel 2016, il board dell’Eni ha riferito in assemblea che sul giacimento Marine XII (di cui la società detiene il 65%) erano in corso delle indagini. Si possono avere dei ragguagli al riguardo?

• É vero che, sempre in riferimento al giacimento Marine XII, la SEC o il Dipartimento di Giustizia degli USA hanno convocato e posto delle domande a un dipendente della società? Era un membro del board? È formalmente indagato?

• In merito alla società congolese AOGC, di cui l’Eni è partner nella gestione dei giacimenti di Mwafi, Kitina, Foukanda e Djambala, l’Eni può assicurare gli investitori che i beneficiari ultimi di questa società e di sue sussidiarie non siano esponenti politici, inclusi membri del governo o familiari del presidente Denis Sassou Nguesso?

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