Re:Common interviene oggi insieme a esponenti del Movimento No TAP all’assemblea degli azionisti di Intesa Sanpaolo per chiedere al consiglio d’amministrazione dell’istituto bancario di non sostenere finanziariamente il controverso gasdotto TAP, l’ultimo tratto della mega pipeline che dai giacimenti dell’Azerbaigian arriverà fino alle coste del Salento.
Intesa Sanpaolo riconosce le proprie responsabilità rispetto ai cambiamenti climatici nel proprio codice etico e nella propria policy per l’ambiente e l’energia. Il gruppo inoltre è consapevole di come la firma dell’Accordo di Parigi sul clima e il successivo piano di implementazione “avrà delle implicazioni per Intesa Sanpaolo, i propri clienti e i business partners”. Eppure tale consapevolezza trova scarsa implementazione nel business della banca.
Sebbene la banca classifichi gli investimenti nei combustibili fossili tra i cosiddetti “settori controversi”, il gruppo continua a garantire un supporto finanziario a tutti i combustibili fossili, incluso il comparto carbonifero, oltre che a considerare l’opportunità di entrare in nuovi progetti di estrazione, sfruttamento e trasporto, come per l’appunto il gasdotto TAP. Oltre agli impatti ambientali, sociali e sui diritti umani, gli investimenti nei combustibili fossili rischiano di trasformarsi a breve in “stranded asset”, un boomerang per la banca, con un serio rischio non solo reputazionale, ma anche economico.
“In quanto azionisti critici, su delega anche della rete internazionale BankTrack, chiederemo a Intesa Sanpaolo di fornire informazioni chiare sul proprio piano di uscita dai combustibili fossili e su come la banca vede il proprio coinvolgimento in nuovi progetti come per esempio il TAP. Domanderemo inoltre a quanto ammonta la sua esposizione verso il gruppo SOCAR, che è tra i principali sponsor del Corridoio Sud del Gas, in termini di aperture di credito, project finance, investimento in azioni e bond”, ha dichiarato Elena Gerebizza di Re:Common.
Per seguire gli aggiornamenti in tempo reale sull’assemblea degli azionisti di Intesa Sanpaolo: su Twitter @Recommon
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