Aggredito Il presidente di HEDA, partner nigeriano di ReCommon

Il presidente di Human and Environmental Resource Centre (HEDA) Olanrewaju Suraju e la sua famiglia hanno subito un’aggressione da parte di cinque uomini armati che sono penetrati nella loro abitazione di Lagos, Nigeria, nella notte fra il 28 e il 29 marzo. Suraju e la sua consorte sono stati malmenati e hanno avuto bisogno di cure ospedaliere. Dalla casa i cinque malviventi hanno trafugato carte bancomat, cellulari, denaro, computer e si sono impossessati di un’automobile di proprietà di Suraju.

Esprimiamo tutta la nostra solidarietà a uno dei nostri partner storici, al nostro fianco nella lotta contro la corruzione e gli abusi delle grandi multinazionali petrolifere in Nigeria.

Olanrewaju Suraju, presidente di HEDA – Nigeria, foto ReCommon

Sulaimon Arigbabu, segretario di HEDA, ha specificato in una nota che “gli assalitori hanno raccolto tutti gli oggetti di valore presenti nella casa e costretto Suraju a fornire tutti i suoi dati di sicurezza, comprese le password del telefono, i dati di accesso alla banca e le password dei computer portatili. Hanno poi immediatamente ottenuto l’accesso alla sua e-mail, numeri di telefono tra cui WhatsApp e altre piattaforme di messaggistica, nonché e alle piattaforme bancarie. Hanno poi provveduto a cancellare alcuni dei filmati della telecamere a circuito chiuso attraverso il telefono di Suraju”.

L’effrazione e l’aggressione sono state prontamente denunciate alla autorità di pubblica sicurezza di Lagos.


Non resteremo in silenzio. Continueremo a denunciare finché non avremo ottenuto giustizia! Ma abbiamo bisogno del sostegno di tutte e tutti, per difendere la nostra libertà ed il pianeta.


HEDA ha affermato che quanto accaduto è profondamente scioccante e traumatizzante sia per il presidente Suraju che per l’intera organizzazione. HEDA ha espresso la preoccupazione che l’azione contro Suraju possa essere una sorta di ritorsione al lavoro anti-corruzione dell’organizzazione. Si legge ancora nella nota: “non è una novità che elementi corrotti sia all’interno che all’esterno del governo continuino a cospirare per perseguitare l’organizzazione e il suo presidente, che ha contribuito a svelare numerosi casi di malaffare accaduti in Nigeria.”

Negli ultimi anni, HEDA e Olanrewaju Suraju hanno seguito da vicino gli sviluppi giudiziari in Nigeria e in Italia riguardanti Eni e Shell, occupandosi di vari politici nigeriani coinvolti nell’affare Opl245. Le due società e i loro manager sono stati assolti in primo grado dal tribunale di Milano perché il fatto di corruzione internazionale non sussiste. Il processo di appello inizierà il prossimo luglio. Le controllate nigeriane delle società e alcuni loro manager locali, nonché diversi politici nigeriani, sono a processo al Tribunale di Abuja con accuse di corruzione, riciclaggio e frode.

HEDA fa sapere che non farà un passo indietro nelle sue campagna contro la corruzione e la promozione del buon governo, dello sviluppo sostenibile e della protezione dei diritti umani, nonostante quanto verificatosi questa settimana.

HEDA e ReCommon esortano quindi gli attori statali e non statali a impegnarsi nella tutela di tutti gli attivisti e di coloro che combattono la corruzione e l’impunità.

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