2. Il Dipartimento di Giustizia americano ha definito fuorvianti le affermazioni di Eni

In effetti, l’attenzione di Eni nei nostri confronti sarebbe divertente se non rivelasse così il vero carattere dell’azienda. Sotto il titolo “L’esposto al Department of Justice (DoJ) americano: Non luogo a procedere”, ad esempio, Eni afferma che il Dipartimento di Giustizia statunitense (DoJ) “ha concluso le proprie indagini ai sensi della normativa anticorruzione USA (FCPA) in relazione ai procedimenti «Nigeria e Algeria» , dichiarando di non aver trovato riscontri per procedere nelle indagini.”[1].

Davvero? Eni ha fatto la stessa affermazione nel 2019 e sulla stampa internazionale il DoJ ha risposto a queste “dichiarazioni fuorvianti” rendendo pubblica una copia della comunicazione originale intercorsa tra il DoJ ed il rappresentante legale di Eni negli Stati Uniti[2]. E’ di aiuto che quella lettera è ora pubblicata sul sito dell’Eni[3].

La verità (a differenza di quanto sostenuto da Eni) è che il DoJ ha scritto di aver chiuso le indagini sull’Eni “sulla base dei fatti noti al Dipartimento in questo momento, tra cui il fatto che le autorità in Italia hanno perseguito casi nelle stesse materie contro l’Eni”[4]. Il Dipartimento di Giustizia ha aggiunto: “Se le circostanze di cui sopra cambiano, il Dipartimento può riaprire le indagini”[5]. Il lettore ragionevole potrebbe chiedersi: perché riaprire un’inchiesta se, dopo sei anni di indagini, non hanno trovato alcuna prova per procedere?


[1]    https://www.eni.com/it-IT/media/caso-opl245-processo-nigeria/vicenda-opl245-ruolo-tre-ong.html

[2]    “U.S. DOJ says Eni probe not closed for lack of evidence, could re-open”, Reuters, 2 October 2019, https://www.reuters.com/article/us-eni-nigeria-doj/us-doj-says-eni-probe-not-closed-for-lack-of-evidence-could-re-open-idUSKBN1WH250.

[3]    https://www.eni.com/content/dam/enicom/images/canali/media/5%20copy.jpg

[4]   La lettera del Dipartimento di Giustizia USA a Eni è disponibile a: https://www.eni.com/content/dam/enicom/images/canali/media/5%20copy.jpg

[5]  La lettera del Dipartimento di Giustizia USA a Eni è disponibile a: https://www.eni.com/content/dam/enicom/images/canali/media/5%20copy.jpg

Resta aggiornato, iscriviti alla newsletter

Iscrivendoti alla newsletter riceverai aggiornamenti mensili sulle notizie, le attività e gli eventi dell’organizzazione.


    Vai alla pagina sulla privacy

    Sostieni le attività di ReCommon

    Aiutaci a dare voce alle nostre campagne di denuncia

    Sostienici